Attraverso il bollettino sulla Finanza pubblica, la banca dItalia ha reso noto che a fine 2016 il debito pubblico era pari a 2.217,7 miliardi, evidenziando unincremento di 45 miliardirispetto al 2015, tuttavia in calo però, rispetto ai 2.231 miliardi di fine novembre. Bankitalia ha inoltre osservato come l’aumento del debito nel 2016 sia da attribuire all’incremento del fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (+42,5 miliardi), e alla crescita di 7,4 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro, che a fine 2016 si attestavano a 43,1 miliardi. Se ne deduce che leffetto complessivo degli scarti e dei premi allemissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati allinflazione e della variazione del cambio, ha contenuto il debito per 4,9 miliardi. Quanto poi alle entrate tributarie, listituto di via Nazionale ha illustrato che nel 2016 sono aumentate di oltre 5 miliardi, toccando i 438,577 miliardi rispetto ai 433,430 miliardi del 2015. Salgono poi di 3,4 miliardi le altre entrate (salite a 64,064 miliardi), per un totale di incassi di bilancio di 502,36 miliardi di euro. In merito alla ripartizione per i cosiddetti sotto settori, il debito consolidato delle Amministrazioni centrali è cresciuto di 48,6 miliardi (a 2.128,4) mentre quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 3,6 miliardi (a 89,1). Sostanzialmente stabile invece il debito degli Enti di previdenza.